L’AQUILA – Cinque persone sono finite in carcere per un presunto giro di corruzione, falso, turbativa d’asta, millantato credito e emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti nell’ambito della ricostruzione del patrimonio artistico religioso. Sono, secondo quanto si apprende, Massimo Nunzio Vinci e Alessandra Mancinelli. Quest’ultima funzionario dipendente della Direzione regionale dei Beni culturali e paesaggistici per l’Abruzzo. Ai domiciliari e’ finito Luciano Marchetti, ex direttore generale dei Beni culturali e Paesaggistici per l’Abruzzo, già vice commissario alla ricostruzione post-terremoto per i beni culturali; Patrizio Cricchi e Graziano Rosone, indagato per millantato credito. Gli altri indagati nell’ambito dell’operazione “Betrayal” sono: Carlo Cricchi, 71 anni, Giuseppe Di Girolamo, 60 anni, Antonio Ciucci, 45 anni, Cristiano Incontro, 35 anni, Vincenzo Altorio, 59 anni, Francesco Girasante, 65 anni, Carmine Falasca, 67 anni, Mario Proietti, 42 anni, Carlo Lufrano, 47 anni, Marco Calderoni, 40 anni, Fausto Anzellotti, 64 anni, Ilona Busova, 45 anni. Tutti gli indagati sono accusati a vario titolo di corruzione aggravata per un atto contrario ai doveri d’ufficio; falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico; distruzione e occultamento di atti veri; uso di atto falso; turbativa d’asta; millantato credito; emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.