L’AQUILA – Il Coordinamento delle Associazioni Disabili dell’Aquila si è espressa all’unanimità contro
l’utilizzo della ex-Sercom a Pagliare di Sassa come luogo per l’attuazione delle politiche
sociali dell’Aquila. Il Presidente del Coordinamento Associazioni Disabili L’Aquila, Massimo Prosperococco, ha chiarito le motivazioni agli organi di stampa, dichiarando:
“Il parere contrario deriva dalla convinzione che qualunque intervento sociale (come “Il Dopo di Noi”) e qualunque politica inclusiva non possa assolutamente identificarsi in una
singola struttura. La nostra contrarietà riguarda inoltre l’inidoneità dell’edificio proposto: un
capannone industriale avulso da qualsiasi contesto di bellezza e di accoglienza, e quindi
inadeguato alle finalità del progetto stesso. In un luogo simile, infatti, è forte il rischio di
una ghettizzazione neo-istituzionalizzata dei disabili. Senza considerare che si tratterebbe
di uno spazio assolutamente sovradimensionato rispetto alle esigenze dell’utenza
potenziale, sia in termini di volumetria che di sostenibilità dei costi di gestione.
Nella ri-costruzione di una città che sia davvero ospitale e inclusiva, la disabilità ha
bisogno di un circuito virtuoso, fatto di una rete di spazi ad orologeria e diffusi, in contesti di
civile abitazione, con servizi di prossimità. Questo è realizzabile attraverso l’inclusione dei
disabili in attività di relazioni, di cultura, di lavoro, di sport per tutti, nella piena interazione
fra il pubblico, il mondo del volontariato e il privato sociale no-profit.
Riteniamo che per affrontare queste problematiche ci sia bisogno di un nuovo pensiero
politico trasversale, basato sulla partecipazione e sulla condivisione delle idee. Gli scenari

che ci troviamo ad affrontare vanno oltre la realtà attuale e quindi le soluzione proposte
devono essere proiettate in una visione futura del nostro territorio, e devono essere
integrate in esso. Affinchè questa idea si trasformi in un progetto, è fortemente
auspicabile, in futuro, il coinvolgimento di tutte le associazioni che rappresentano la
disabilità, nonchè la partecipazione della società civile nella sua interezza”.